All’atto del suo insediamento aveva ribadito la speranza di ricevere la collaborazione dei cittadini, affinchè dessero una mano ai Carabinieri nella risoluzione dei tanti mali che attanagliavano questo territorio. Molto riservato, era uno che amava agire piuttosto che parlare. Ma l’animo generoso e la caparbietà che metteva nel suo lavoro lo avevano fatto presto diventare un punto di riferimento per i paganesi che in lui nutrivano forti speranze. In diverse occasioni aveva mostrato più il cuore che la forza. Come quando, nel corso di un’operazione, constatò le condizioni di estrema povertà di una famiglia di Pagani e uscito da quell’abitazione vi fece ritorno pochi minuti dopo con una nuovissima bicicletta che aveva appena acquistato per il bambino con il quale si era intrattenuto a chiacchierare. -Tenente dei carabinieri Marco Pittoni, ucciso nel corso di una rapina all'ufficio postale del centro di Pagani. 6 giugno 2008
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sabato 8 ottobre 2011
Agli Eroi Silenziosi, Onore all'Arma e al Tenente Marco Pittoni
Pubblicato da
Vincenzo
Il Tenente Marco Pittoni era nato a Sondrio il 30 settembre del 1975.
Vissuto in Sardegna, a Giba, paese del Sulcis a una ottantina di
chilometri da Cagliari dove vivono ancora i genitori e una sorella, si
era arruolato nei Carabinieri nel 1997. Quale Maresciallo fu destinato
in Piemonte come istruttore alla scuola allievi di Fossano. Fu poi
impiegato per due anni alla Stazione Carabinieri di Lesa,
in provincia di Novara e tre anni al Nucleo Operativo della Compagnia
Carabinieri di Bitti, in provincia di Nuoro. Frequentò, poi, il corso
ruolo speciale della Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, al termine
del quale fu nominato sottotenente. Dal 10 settembre dello scorso anno
aveva assunto il Comando della Tenenza Carabinieri di Pagani, in
sostituzione del Tenente Giuseppe Castrucci che era stato trasferito in
Sardegna, quale comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della
Compagnia Carabinieri di Porto Torres. Nonostante i pochi mesi
trascorsi nell’agro, Pittoni si era già fatto notare per la passione e
la determinazione con la quale agiva quotidianamente.
All’atto del suo insediamento aveva ribadito la speranza di ricevere la collaborazione dei cittadini, affinchè dessero una mano ai Carabinieri nella risoluzione dei tanti mali che attanagliavano questo territorio. Molto riservato, era uno che amava agire piuttosto che parlare. Ma l’animo generoso e la caparbietà che metteva nel suo lavoro lo avevano fatto presto diventare un punto di riferimento per i paganesi che in lui nutrivano forti speranze. In diverse occasioni aveva mostrato più il cuore che la forza. Come quando, nel corso di un’operazione, constatò le condizioni di estrema povertà di una famiglia di Pagani e uscito da quell’abitazione vi fece ritorno pochi minuti dopo con una nuovissima bicicletta che aveva appena acquistato per il bambino con il quale si era intrattenuto a chiacchierare. -Tenente dei carabinieri Marco Pittoni, ucciso nel corso di una rapina all'ufficio postale del centro di Pagani. 6 giugno 2008
All’atto del suo insediamento aveva ribadito la speranza di ricevere la collaborazione dei cittadini, affinchè dessero una mano ai Carabinieri nella risoluzione dei tanti mali che attanagliavano questo territorio. Molto riservato, era uno che amava agire piuttosto che parlare. Ma l’animo generoso e la caparbietà che metteva nel suo lavoro lo avevano fatto presto diventare un punto di riferimento per i paganesi che in lui nutrivano forti speranze. In diverse occasioni aveva mostrato più il cuore che la forza. Come quando, nel corso di un’operazione, constatò le condizioni di estrema povertà di una famiglia di Pagani e uscito da quell’abitazione vi fece ritorno pochi minuti dopo con una nuovissima bicicletta che aveva appena acquistato per il bambino con il quale si era intrattenuto a chiacchierare. -Tenente dei carabinieri Marco Pittoni, ucciso nel corso di una rapina all'ufficio postale del centro di Pagani. 6 giugno 2008
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