Ed ecco venirle incontro una bella signora tutta vestita di trine e di sete, impiumata come uno struzzo, ricoperta di gioelli, falsi i più, ma sfavillanti: era la Favola.
- Oh, buon giorno! - disse la Favola, cordiale. - Ma che diavolo fai così sola soletta per questo stradone?
- Lo vedi - rispose malinconicamente la Verità - sto morendo di freddo. Non c'è un cane che voglia sapere di me. Scappano tutti appena mi avvicino.
- Eppure - replicò la Favola - eppure tu e io siamo parenti strette, e io, dove vado, sono assai bene accolta. Però capisco -soggiunse ridendo. - Tu hai un torto: ti presenti troppo poco vestita... No, no! Sai che cosa faremo? Riparati sotto il mio mantello e andiamocene insieme, da buone sorelle. Vedrai, converrà a tutte e due. I savi accoglieranno me in grazia della Verità che nascondo e i pazzi faranno festa a te perchè sarai frusciante delle mie sete e luccicante de' miei gioielli.
1 commenti:
BELLA. Peccato che sia proprio così...
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