PLATONE, Simposio, IV secolo A.C.
Amante del tutto indegno volgare è colui che ama più il corpo che l'anima, perché costui, infatti, non è costante, preso com'è da cosa che non dura.
Quando, infatti, sfiorisce la bellezza del corpo, di quel fiore che amava, egli fugge lontano, scompare e addio promesse e belle parole; mentre l'innamorato della bellezza morale rimane tale per tutta la vita, come congiunto e saldato a una realtà che non muta.
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